Le riflessioni di Silvia Rinaldi, sempre attenta alla vita lionistica, meritano qualche precisazione ed approfondimento. Ella ha seguito,sin dall’inizio nell’anno sociale 2010- 2011, le tappe dell’intitolazione alla “Cittadinanza Umanitaria” delle varie piazze e,quindi, sa che l’iniziativa è partita da Salerno e, precisamente, dal club Salerno host perché io, socia del club, avevo avuto la carica distrettuale sulle “Buone pratiche”.

Salerno host ha sponsorizzato tutte le manifestazioni coinvolgendo i Presidenti ed i Soci dei clubs del territorio di pertinenza e, con insistenza, ha cercato di coinvolgere il Comune di Salerno per individuare una sito da intitolare alla “Cittadinanza Umanitaria” e, a tale scopo, ha avuto diversi incontri con il Sindaco che mostrò disponibilità ed attenzione. A tal proposito non ho presente i luoghi salernitani lions non utilizzati dalle Istituzioni locali menzionati nelle riflessioni di Silvia.

L’approfondimento, poi, riguarda Il rapporto con le Istituzioni che è di fondamentale importanza, tanto che, nel mio anno di presidenza, le attività del club furono mirate a rafforzare tale rapporto, così che si riuscì ad organizzare, fra gli altri, un service sulla “Cittadinanza Umanitaria” avendo relatori Ermanno Bocchini e Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno, ed un altro service sulla gestione del territorio col Prefetto ed il Questore di Salerno.

Certamente i Lions “cittadini” hanno, e non da oggi, maggiore difficoltà ad interagire con le Istituzioni nonostante la legge regionale sulla sussidiarietà orizzontale; le cause possono essere molteplici e non tutte di facile individuazione.

Indubbiamente un territorio più vasto di quello delle città di provincia non facilita l’interazione, la conoscenza, lo scambio con le Istituzioni; in una città di media grandezza come Salerno, problemi economici, sociali, politici risultano più gravosi e richiederebbero risposte, da parte di associazioni come la nostra, incisive e continue.

In una città capoluogo l’attività dei Lions, la loro visibilità, la partecipazione alle problematiche del territorio, risultano, perciò, molto più complesse ed impegnative e forme di parcellizzazione delle forze, protagonismi obsoleti, comportamenti non sempre coerenti con i nostri scopi ed impegno discontinuo possono aumentare la distanza dalle Istituzioni.

Maggiore entusiasmo, maggiore sinergia, più tempo dedicato all’associazione, ideazione di progetti praticabili da realizzare sul territorio potrebbero, forse, dare maggiore autorevolezza ai clubs “cittadini” e realizzare la sussidiarietà orizzontale.

La riflessione resta, comunque, aperta ai contributi che ciascuno vorrà dare.

Salerno, 28/01/2013

Anna Maria Della Monica – Salerno host

Presidente zona 16