Solidarietà Digitale. L’accesso alla rete come nuovo diritto umano (di Paolo Piccolo)

L’emergenza sanitaria ha reso evidenti tutti i limiti e le incapacità dei sistemi democratici occidentali. In questi mesi di isolamento e chiusura migliaia di persone in Italia e nel mondo hanno dovuto lavorare, studiare, acquistare cibo, comunicare con le persone care utilizzando una connessione Internet. Al tempo stesso, l’impossibilità di accesso alla rete, per ragioni geografiche, economiche o sociali, si è rivelata un pesante elemento di marginalizzazione. Nello spirito di un’attività di servizio democratico noi Lions dobbiamo pensare diversamente: dobbiamo dare vita ad un progetto di “solidarietà digitale” come esempio virtuoso di soddisfazione di un bisogno collettivo sinora sconosciuto. Per affrontare il cambiamento che oggi si chiama Covid 19 dobbiamo cogliere le connessioni “remote” per progettare la propria azione verso una maggiore sintonia con quella che è la mission dei Lions ovvero la centralità della persona in un’ottica di giustizia sociale che consenta l’espressione adeguata della libertà e della responsabilità delle persone. Digitale e innovazione possono rappresentare, se utilizzate nel modo giusto, risorse preziose per migliorare la vita a cittadini e imprese. Un’opera di informazione che faccia sentire la presenza dell’associazione in tutti i campi dal sostegno alimentare alla ricerca di opportunità lavorative. Canalizziamo sui nostri social le richieste della comunità e proponiamoci come un think tank di solidarietà del terzo millennio.

Dove c’è un bisogno c’è un Lion.

In virtù di questo principio noi Lions ci siamo trovati pronti durante l’emergenza sanitaria a contribuire al benessere comune con attività di assistenza ma anche di lettura gratuita da smartphone e tablet (come per il caso del progetto del libro parlato). Abbiamo cercato di mantenere alta l’attenzione alla cultura ed all’arte che sebbene in questi momenti non danno un contributo pratico ci ricordano quanto sia importante la consapevolezza, il rispetto e la cura delle menti.

Certamente, in un prossimo futuro, dovremo tirare in ballo cultura e arte per fare determinate scelte, per affrontare la realtà, per renderci conto dei nostri limiti naturali, per ristabilire l’armonia perduta; dunque, non è il caso di relegarle in un angolo. E’ necessario che l’accesso al web si basi su regole di equità. Come nel caso dell’energia elettrica o di altri servizi considerati essenziali, l’impossibilità di accedere a Internet, il cosiddetto divario digitale, non ha soltanto impatto sul lavoro, l’impresa, lo sviluppo scientifico ma anche nel sociale e nella cultura. Altrettanto forti sono gli effetti sulla vita quotidiana delle persone, negli aspetti anche intimi del loro benessere e della loro felicità. L’uguaglianza non è un punto di partenza, ma un obbiettivo.

Siamo abituati a pensare alla Rete troppo in termini di chat e di piattaforme e meno in chiave di diritti. Noi possiamo offrire risposte democratiche a domande che appaiono tecniche quando in realtà non lo sono. La rete ed il digitale non sono solo tecnologia, ma è l’epoca in cui viviamo. É un inganno far credere che le persone non possano approfittare in modo equo e dignitoso di ciò che il digitale offre se non conoscono la sua tecnologia. Il punto è assicurare trasparenza, informazione in modo che ognuno abbia la capacità di capire e decidere. Per questo è indispensabile un nuovo protagonismo delle istituzioni pubbliche e private ed un dialogo intenso con le imprese e i cittadini per promuovere logiche distributive. Questo ci permetterà di prendere iniziative, di coltivare le nostre conoscenze, di ottenere che i governi rendano conto delle loro decisioni o di verificare che la digitalizzazione non violi la libertà personale con l’estrazione e la privatizzazione dei dati.

L’accesso alla rete come nuovo diritto umano. Per questo serve indicare la strada verso una digitalizzazione a misura di umanità.

In questo ambito il distretto 108YA prosegue la collaborazione con l’associazione del Libro Parlato Lions (Specialist Pino Naim) per progettare la propria azione verso una maggiore sintonia con quella che è la mission dei lions ovvero la centralità della persona in un’ottica di giustizia sociale che consenta l’espressione adeguata della libertà e della responsabilità delle persone.

Questo obiettivo può essere realizzato con un’opera di informazione che faccia sentire la presenza dell’associazione “in remoto” e che tenga conto dell’importanza della cultura e della formazione a distanza.

L’associazione libro parlato lions anche per quest’anno ha confermato l’offerta gratuita di collegamenti alle scuole ed ospedali pubblici per alleviare il disagio di quanti per motivi diversi sono limitati nei movimenti e nella possibilità di accesso ai testi di lettura.

Insieme possiamo mantenere alta l’attenzione alla cultura ed all’arte che ci ricordano quanto sia importante la consapevolezza, il rispetto e la cura delle menti.

Noi crediamo in questa associazione.

Il Libro Parlato Lions (di Giuseppe Naim)

Il Libro Parlato Lions è un service della grande tradizione lionistica, nato nel 1975 per lodevole iniziativa del Lions Club Verbania con lo scopo iniziale di diffondere ai non vedenti la buona lettura e la cultura, tramite la distribuzione gratuita ed in prestito di audio libri. Grazie alla vorticosa evoluzione tecnologica ed all’utilizzo di vari mezzi di diffusione (CD, MP3, Internet ed App) il progetto, da oltre dieci anni, ha ampliato il suo raggio d’azione, estendendo il suo servizio a moltissime  altre categorie di persone che non sono in grado di leggere autonomamente: ipovedenti, persone anziane, ragazzi dislessici, soggetti Down, persone affette da Parkinson, sclerosi multipla e SLA, soggetti paraplegici, autistici, pazienti ospedalizzati. Tale grande disponibilità ha reso possibile anche il coinvolgimento di biblioteche, istituti scolastici, strutture ospedaliere, case di cura e residenze per anziani, nella divulgazione e distribuzione del Libro Parlato Lions sulla base di specifica convenzione. Gli audio libri sono letti da “donatori di voce” costituiti da vari testimonial, attori e personaggi famosi e, nelle comunità, il poter leggere insieme regala un grande conforto ed è di grande supporto perché stimola all’aggiornamento ed alla cultura combattendo la solitudine.

Appena nominato Specialist Distrettuale del Service Libro Parlato Lions dal Governatore Antonio Marte, che ha voluto confermarmi l’importante incarico dopo l’esperienza dell’anno scorso, mi sono subito messo in contatto con Giulio Gasparini, Responsabile del centro di Verbania, dal quale ho ottenuto, come per l’anno scorso, la disponibilità ad offrire gli audio libri a costo zero, la qual cosa costituisce un grande incentivo e facilita notevolmente la realizzazione del progetto.

Lo scorso inverno, l’arrivo improvviso e devastante dello “tsunami” coronavirus  paradossalmente ha aperto la strada verso la realizzazione del service affidatomi soprattutto perché, con l’adesione del Libro parlato Lions all’iniziativa “Solidarietà Digitale” promossa dal Ministero, si sono risvegliati l’interesse e la voglia, da parte dei Lions, di cogliere questa grande opportunità di realizzare, e quindi di offrire, qualcosa di molto bello e significativo a supporto di chi, soprattutto nei drammatici giorni del lock down, è a casa ma “non è da solo”.

L’emergenza globale ha messo a nudo tutti i limiti del nostro pianeta, in tutti gli uomini della Terra si sono appalesati paura, debolezza e fragilità e noi ci siamo improvvisamente sentiti del tutto inermi verso il nemico invisibile. In quei difficilissimi mesi di pressocchè completo isolamento moltissime persone nel mondo hanno potuto comunicare ma anche studiare e lavorare grazie ad una connessione Internet ma per molti altri, l’impossibilità di accesso alla rete, per ragioni geografiche, economiche o sociali, si è rivelata motivo di emarginazione. Ed allora, nello spirito di servizio che ci caratterizza noi Lions, che reclamiamo un impegnativo spazio nella società con l’obbiettivo di abbattere disparità e disuguaglianze sociali, dobbiamo agire di conseguenza dando vita ad un progetto che faccia in modo che l’utilizzo della rete internet non costituisca un optional ma sia invece un esempio virtuoso di soddisfazione di un bisogno collettivo e di un diritto umano.

Nel suo videomessaggio di inizio anno sociale il nostro Governatore ha ricordato i grandi temi e spunti venuti fuori a Napoli lo scorso luglio, ponendo in particolare l’accento sul grande progetto della “Solidarietà digitale” (Specialist Paolo Piccolo)  che può subito realizzarsi senza assembramenti, progetto del quale il Libro Parlato Lions, consentendo di fornire ai ragazzi mezzi didattici audio visivi per informazione, didattica e cultura (“Adottiamo una scuola”), rappresenta una base molto importante. Un Service, questo, attualissimo come di più non poteva essere visto il drammatico contesto, un’attività di servizio di grande impatto e di grande utilità che non può non esaltare il nostro senso di appartenenza e l’orgoglio del nostro essere Lions! Mai come in questo momento noi abbiamo la grande opportunità di esternare i valori più nobili che abbiamo dentro e la nostra vocazione alla solidarietà umanitaria. Non facciamocela sfuggire…

Ed è un service  che ci regala  anche  emozioni  come  nel  caso di una

giovane alunna dell’isola d’Elba, dislessica, che desiderava leggere un libro della saga di Harry Potter e che, grazie ai Lions, ha realizzato il suo sogno ed anche di più perché ha potuto ascoltare tutti e sette i volumi che raccontano le avventure del fantastico maghetto.

Noi Lions non dobbamo mai sentirci appagati da quello che abbiamo fatto o che facciamo, dobbiamo sempre fare di più e guardare lontano e, nel caso specifico, possiamo per esempio aiutare il Libro Parlato a crescere ancora, migliorandone la diffusione e rendendone sempre più facile l’accesso. Crediamoci tutti perché nulla è impossibile per noi Lions, raccogliamo l’invito del nostro Governatore Marte e “ricominciamo a sognare” anche perché, come dice Eleanor Roosevelt, “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”

Modalità operative

I Lions Clubs, per partecipare al Service Libro Parlato Lions, dovranno semplicemente individuare uno o più Istituti Scolastici del proprio territorio ed inviare via e-mail, al sottoscritto Pino Naim (335 6658210 pinonaim@hotmail.it) e/o alla Responsabile del Service per la Calabria Eleonora Sbano (329 4433217 eleonorasbano71@gmail.com), i seguenti dati: Istituto Scolastico, città, nominativo ed indirizzo e-mail del Dirigente Scolastico o dell’eventuale Responsabile d’Istituto del Service.
Questi dati saranno inoltrati al Centro di Verbania che provvederà ad inviare, agli Istituti Scolastici interessati, un modello di accettazione, da compilare e firmare da parte dei Dirigenti Scolastici, e quindi le credenziali di accesso che consentiranno di scaricare il materiale audio visivo prescelto.