Renato Rivieccio 2016-2017

Motto: Cittadinanza Attiva Umanitaria “Pensiero ed azione per un lionismo in crescita”

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Renato Rvieccio Governatore 2016-2017

Care amiche  e  cari amici,
nel   ringraziarVi  preliminarmente per  l’affetto testimoniatomi nel congresso di Reggio, desidero assicurarVi  che cercherò di onorare con impegno e dedizion  l’incarico, pur consapevole che la strada futura può essere si lastricata di buone intenzioni, ma spesso è irta di ostacoli. Una  cosa  è  certa l’anno  prossimo  si  compirà  il  secolo  della  fondazione dell’Associazione  Internazionale  dei  LionsClubs e, dopo tanti anni, vi  sono sempre nuove sfide da affrontare, nuove  montagne da scalare, come dice il   nostro Presidente Internazionale Bob CorleZ. Del resto se oggi sono qui lo devo proprio alle nuove sfide che hanno reso più stimolante il mio percorso lionistico. Perché c’è poco da fare, solo con nuove sfide, nuovi ostacoli da superare, noi volontari diamo il meglio di noi stessi. Siamo soprattutto affascinati dall’idea di varcare nuove frontiere della solidarietà, di scalare nuove montagne, pur di alleviare il disagio del debole e del bisognoso. Ecco perché  dieci  anni  fa  circa,  dopo un percorso  fatto  di  solidarietà  e  beneficenza,  una  scelta  ha  cambiato  la  mia vita associativa imprimendo quella svolta che nel tempo mi ha condotto alle odierne responsabilità. Mi riferisco alla rivelazione dell’uomo libero in quanto cittadino e non cittadino perché  libero, come erroneamente credevo.  Cioè  ho scoperto  che non può  essere  la  libertà,  da  sola,  a  renderci  cittadini con  relativi diritti,  ma  è  la cittadinanza con i suoi diritti a renderci donne ed uomini liberi. Perché non ci  si  può ritenere  liberi se  si  dipende  da  una  privazione,  sia  essa  la  fame,  il    lavoro, o    altri diritti di esistenza. Il diritto di ogni popolo a vivere in pace nella propria comunità senza distinzione di lingua, di razza o   di religione è inviolabile e noi Lions dobbiamo adoperarci per far sì che esso prevalga su tutto. Abbiamo  il    diritto  a  costruire  un futuro  di  pace basato  sul  rispetto  dell’uomo  che però, in  quanto cittadino,  deve servire la propria comunità con cuore, braccia e mente. I risultati ottenuti con la realizzazione di un campus in Africa(Malì) detto “Cittadinanza Umanitaria”, a cui mi sono dedicato con impegno, ha confermato questo principio. Con l’aiuto  dei  Soci  di  questo  splendido  Distretto  siamo  riusciti a  costruire  una  fattoria  per  la  lavorazione  e conservazione  dei  pomodori, un piccolo  ambulatorio  e  una  scuola  per  bambini.  Insomma,  venti  giovani  locali, riunitisi in cooperativa di  lavoro, hanno dimostrato che cosa può significare oggi vivere  dignitosamente in pace con le  loro  famiglie  grazie  al  lavoro, ma  soprattutto  come  si può disegnare  un futuro  di speranze se  per  i loro piccoli si affaccia la via dell’apprendimento. Del resto non è un caso che negli ultimi tempi si vada sempre più affermando anche nel nostro Paese l’esercizio dei diritti di cittadinanza, grazie alla ormai nota  modifica costituzionale del 2001 guidoncino108yasulla autonoma iniziativa dei cittadini legittimati a formulare proposte di interesse generale. Ma  è  soprattutto  grazie al  crescente numero  di  leggi regionali  sulla  cittadinanza,  promosse  dai  Lions  e  più segnatamente  dal  nostro  Distretto,  che si  va  affermando in  Italia  la  consapevolezza del  delicato  ruolo  che va attribuito alle Associazioni. Le  prime  due  regioni  ad  aver  promulgato la  legge  sulla  sussidiarietà  sono  state  la  Campania  e  la  Calabria,  mentre l’ultima  regione in ordine di tempo è stato il   Piemonte. Insomma un  vento riformatore che  va dal sud al nord e che qualcuno ha argutamente definito uno “sbarco dei mille alla rovescia”. Allora, cari amici, andiamo avanti che altre sfide ci attendono chi si ferma è perduto. Se vogliamo andare lontano dobbiamo lavorare sodo insieme, intuendo i cambiamenti repentini che caratterizzano il globo e stando sempre al passo con i  tempi. La  solidarietà  non conosce  regole  fisse,  ma  va  praticata  nelle  forme  e  nei  modi che si  ritengono i  più  adatti  in relazione ai problemi del territorio, all’ambiente, ai  costumi di vita. Il nostro Sud ha bisogno di noi, della nostra forza, del nostro entusiasmo. Mettiamo al servizio degli altri la nostra passione, spesso rivolta all’interno dell’Associazione e non all’esterno. Solo così potremo rinverdire i fasti del passato, assicurando al nostro Distretto quella forza di idee che permetterà di collocarlo  tra  i  più  innovativi  d’Italia  e  anche,  con  tutta  probabilità,  un avamposto  della  solidarietà  nel  mondo lionistico. Con stima ed affetto, un augurio di buon anno sociale a tutti!