Motto: Cittadinanza Attiva Umanitaria “Pensiero ed azione per un lionismo in crescita”
Care amiche e cari amici,
nel ringraziarVi preliminarmente per l’affetto testimoniatomi nel congresso di Reggio, desidero assicurarVi che cercherò di onorare con impegno e dedizion l’incarico, pur consapevole che la strada futura può essere si lastricata di buone intenzioni, ma spesso è irta di ostacoli. Una cosa è certa l’anno prossimo si compirà il secolo della fondazione dell’Associazione Internazionale dei LionsClubs e, dopo tanti anni, vi sono sempre nuove sfide da affrontare, nuove montagne da scalare, come dice il nostro Presidente Internazionale Bob CorleZ. Del resto se oggi sono qui lo devo proprio alle nuove sfide che hanno reso più stimolante il mio percorso lionistico. Perché c’è poco da fare, solo con nuove sfide, nuovi ostacoli da superare, noi volontari diamo il meglio di noi stessi. Siamo soprattutto affascinati dall’idea di varcare nuove frontiere della solidarietà, di scalare nuove montagne, pur di alleviare il disagio del debole e del bisognoso. Ecco perché dieci anni fa circa, dopo un percorso fatto di solidarietà e beneficenza, una scelta ha cambiato la mia vita associativa imprimendo quella svolta che nel tempo mi ha condotto alle odierne responsabilità. Mi riferisco alla rivelazione dell’uomo libero in quanto cittadino e non cittadino perché libero, come erroneamente credevo. Cioè ho scoperto che non può essere la libertà, da sola, a renderci cittadini con relativi diritti, ma è la cittadinanza con i suoi diritti a renderci donne ed uomini liberi. Perché non ci si può ritenere liberi se si dipende da una privazione, sia essa la fame, il lavoro, o altri diritti di esistenza. Il diritto di ogni popolo a vivere in pace nella propria comunità senza distinzione di lingua, di razza o di religione è inviolabile e noi Lions dobbiamo adoperarci per far sì che esso prevalga su tutto. Abbiamo il diritto a costruire un futuro di pace basato sul rispetto dell’uomo che però, in quanto cittadino, deve servire la propria comunità con cuore, braccia e mente. I risultati ottenuti con la realizzazione di un campus in Africa(Malì) detto “Cittadinanza Umanitaria”, a cui mi sono dedicato con impegno, ha confermato questo principio. Con l’aiuto dei Soci di questo splendido Distretto siamo riusciti a costruire una fattoria per la lavorazione e conservazione dei pomodori, un piccolo ambulatorio e una scuola per bambini. Insomma, venti giovani locali, riunitisi in cooperativa di lavoro, hanno dimostrato che cosa può significare oggi vivere dignitosamente in pace con le loro famiglie grazie al lavoro, ma soprattutto come si può disegnare un futuro di speranze se per i loro piccoli si affaccia la via dell’apprendimento. Del resto non è un caso che negli ultimi tempi si vada sempre più affermando anche nel nostro Paese l’esercizio dei diritti di cittadinanza, grazie alla ormai nota modifica costituzionale del 2001 sulla autonoma iniziativa dei cittadini legittimati a formulare proposte di interesse generale. Ma è soprattutto grazie al crescente numero di leggi regionali sulla cittadinanza, promosse dai Lions e più segnatamente dal nostro Distretto, che si va affermando in Italia la consapevolezza del delicato ruolo che va attribuito alle Associazioni. Le prime due regioni ad aver promulgato la legge sulla sussidiarietà sono state la Campania e la Calabria, mentre l’ultima regione in ordine di tempo è stato il Piemonte. Insomma un vento riformatore che va dal sud al nord e che qualcuno ha argutamente definito uno “sbarco dei mille alla rovescia”. Allora, cari amici, andiamo avanti che altre sfide ci attendono chi si ferma è perduto. Se vogliamo andare lontano dobbiamo lavorare sodo insieme, intuendo i cambiamenti repentini che caratterizzano il globo e stando sempre al passo con i tempi. La solidarietà non conosce regole fisse, ma va praticata nelle forme e nei modi che si ritengono i più adatti in relazione ai problemi del territorio, all’ambiente, ai costumi di vita. Il nostro Sud ha bisogno di noi, della nostra forza, del nostro entusiasmo. Mettiamo al servizio degli altri la nostra passione, spesso rivolta all’interno dell’Associazione e non all’esterno. Solo così potremo rinverdire i fasti del passato, assicurando al nostro Distretto quella forza di idee che permetterà di collocarlo tra i più innovativi d’Italia e anche, con tutta probabilità, un avamposto della solidarietà nel mondo lionistico. Con stima ed affetto, un augurio di buon anno sociale a tutti!