Gianfranco Sava 2012-2013

Motto: “Vis Unita Fortior”

savagianfrancoIl Guidoncino è l’oggetto in cui un Governatore si rivela, quello a cui affida il suo passato, il suo pensiero, la sua identità. Ed è perciò che sembra, in genere, così zeppo di messaggi, a volte addirittura congestionato, ma solo per il desiderio di concentrare in un disegno le immagini del suo cuore, i luoghi del suo vivere, le speranze del suo divenire.

In un lato del guidoncino che ho immaginato, perché meglio mi rappresentasse, c’è l’abbraccio del colonnato di Piazza del Plebiscito, che non è solo il cuore della città in cui vivo ed opero, ma un pezzo di grande cultura e suggestione e l’immagine plastica dell’unione in cui vorrei che tutti ci stringessimo per lavorare tutti insieme, come il motto, obliquo, ma non oscuro, suggerisce; c’è, in primo piano, il leone, inamovibile simbolo della nostra appartenenza e ricordo di una delle tante opere di recupero effettuate dal club a cui appartengo; c’è il cielo stellato che tutto sovrasta e comprende, come dentro di noi la coscienza che Kant ci ricorda, e c’è, piccola, in alto, appena visibile, ma infissa nel cuore, l’alabarda simbolo di Trieste, mia città natale. Al centro, e dove potrebbe essere ?, campeggia la celeberrima rappresentazione dell’uomo diLeonardo nelle sue proporzioni ideali, inscritto nelle due figure perfette del cerchio e del quadrato. Esso è il simbolo della centralità dell’uomo, che, dovunque sia collocato, all’interno della natura razionale della geometria o in quella armoniosa dell’universo, è per me regola di vita e nobile ideale a cui aspirare.

Nel retro, invece, ma qual è il retro e quale il verso?, nel campo dominato dalla nostra amata Italia, delineata dai tre bei colori mai troppo lodati, si sollevano le tre regioni del nostro Distretto, marcando la linea di frattura dalle altre regioni non già per indicarne la separatezza né, tanto meno, l’inferiorità, ma, anzi, la loro felice posizione centrale a vantaggio delle comunità del Meridione e del Mediterraneo e, soprattutto, il loro desiderio di sollevarsi dall’abbattimento e dall’inerzia in cui sembrano permanere e di fungere da leva per l’intero Paese.guidoncino 2012-2013

Se il guidoncino esprime graficamente il vissuto individuale del Governatore, al motto è affidato invece il senso del suo operare. E nessuna lingua mi è sembrata più adatta ad esprimerlo di quella latina per armonia fonetica, fascino culturale e, soprattutto, sintesi e forza concettuale.

Sono convinto, infatti, che le idee e gli slanci individuali, seppur ragguardevoli, sono poco efficaci se non sono assommati a quelli di tanti altri uomini di buona volontà, se non sono incanalati in un agire collettivo, se non appartengono ad un’idea forte e capace di dare coraggio per superare le difficoltà, se non costruiscono INSIEME un progetto che parli di impegno, di merito, di valore, di futuro.

Non abbandoniamoci, perciò, alla sfiducia che ci paralizza e al disincanto che ci disattiva proprio oggi che sembra stia rinascendo un rinnovato senso di coscienza civile, che si stia rafforzando la consapevolezza di vivere in un periodo storico confuso e inquieto, ma gravido dei cambiamenti epocali che possono essere la giusta palestra per realizzare le nostre idealità, che stiano emergendo l’ orgoglio e la responsabilità verso il territorio a cui apparteniamo, ricco di risorse umane e prodotti di natura e d’arte.

Proprio oggi, perciò, che la fiducia nelle Istituzioni e nella Politica si è pericolosamente affievolita, noi Lions dobbiamo unire le nostre energie ed incanalarle in un agire vantaggioso per la comunità, per salvaguardare la nostra più intima e vera essenza identitaria, per assicurare ai giovani un futuro che non sia precario e provvisorio, per costituire una leva per il riscatto, l’avanzamento e il miglioramento di tutto il nostro amato Paese.

Non mi sfugge, certo, la difficoltà insita in ogni attività organizzativa di superare il gap delle diversità del sostrato sociale e umano nel gruppo che di volta in volta è chiamato ad operare e del suo differente modo di concepire il proprio rapporto con l’esecuzione, ma è possibile, deve essere possibile, realizzare un clima in cui le distanze siano vissute in condizioni di adeguatezza e risolte, quindi, a vantaggio dell’ obiettivo organizzativo. Se il punto chiave, lo diciamo sempre, è la motivazione e se non sono in discussione né gli ideali, né gli obiettivi lionistici, solo dare senso al gruppo può consentire di recuperare quello slancio ideale iniziale che aveva mosso il singolo, sommando al desiderio della libera creatività individuale il concetto non della sottomissione a linee prefissate o della omologazione passiva alla maggioranza, ma invece della partecipazione, INSIEME, ad un grande progetto che tutti ci coinvolge e nobilita, in un’ azione più ampia della sommatoria di quelle dei singoli.

Se, dunque, ci riconosciamo in questi valori, la strada è comune,
se amiamo potenziare le nostre forze, uniamole alle altre,
se questo è il nostro progetto, realizziamolo INSIEME.

ORGANIGRAMMA